Un'associazione per chi, come noi, deve affrontare la morte perinatale del proprio figlio
Un fine settimana tra stelle e margherite
12 ottobre 2019 * Venezia *Â
Loredana
Eccoci qui insieme in questa giornata speciale, non certo per piangere e disperarci, anche se qualche lacrimuccia potrà inevitabilmente scendere, ma per trarre dalla parola del Signore la forza e la consapevolezza che questi nostri figli non sono passati invano.
Quest’anno abbiamo pensato di far indossare delle stole bianche, simbolo del nostro battesimo e della forza dello Spirito Santo, simbolo della purezza dei nostri figli. Il nome che c’è scritto è il loro, perché infatti ci sono stati, ci sono e sempre ci saranno nelle nostre vite, grazie ad un disegno divino che a volte noi così terreni non riusciamo a comprendere; per questo nella stola e nelle candele appena portate è raffigurata una colomba simbolo di pace che è il percorso che ognuno di noi deve fare dopo questo lutto.
La stessa colomba che portò a Noè il ramo d’ulivo simbolo di vita nuova, di un nuovo inizio, di nuova speranza.
Colomba come messaggera, perché i nostri figli sono passati per portarci un messaggio d’amore e ci fanno da tramite con Dio e con la Vergine Madre che li custodisce per noi; il messaggio che noi genitori non ci prenderemo cura di loro, ma loro si prendono cura di noi, fari nel nostro buio per farci vedere la Vita e l’amore incondizionato di Dio col cuore puro e libero proprio come una colomba; e come una colomba, abbiamo dato loro le ali per volare alto ed essere qualcosa di più di figli terreni.
Ascoltando ora la parola del Signore da questa splendida basilica, qui riuniti in un unico abbraccio, iniziamo la celebrazione presieduta da Don Corrado Cannizzaro.
Giovanna ... e Ilaria
Ilaria ed io siamo le prime due maglie di una catena che in più di dieci anni di raduni è diventata lunga, aggiungendo in ogni tappa mamme e papà arrivati pieni di timore, lacrime, ma soprattutto Speranza: speranza di stare meglio, di stringere altri figli tra la le braccia, di trovare un senso al dolore, di vedere in altre mamme e papà che ce la si può fare a sopravvivere al lutto più difficile. Trovare insomma Salute per la propria anima ferita. Il cammino è iniziato dieci anni fa a Roatto, un paesino sulle colline astigiane, in una cappella dedicata alla Madonna della Neve, dove a stento si arrivava a dieci panche. Oggi grazie a don Corrado e a tutte le Autorità religiose che hanno permesso alla nostra Loredana di far celebrare qui la nostra giornata del ricordo, siamo in una delle più belle e famose chiese d’Italia, dedicata sempre alla Madre celeste, modello d’amore e fede nell’abbracciare la Croce e, mediante questa, rendere possibile l’esplosione del messaggio di vita vera, eterna, rivelato dalla risurrezione di Cristo.
Il nostro abbraccio grato quindi don Corrado, per l’accoglienza, per le parole di Salute pronunciate, che ci aiutano a percorrere il disegno che Dio ha voluto per noi.
Quando la serenità ritorna dopo il dolore, siamo soliti riferirci alla metafora dell’arcobaleno che spunta, per un nuovo figlio nato o per una strada bella che si apre inaspettatamente davanti.Â
Signore, come diceva Madre Teresa di Calcutta, facci matitine nelle Tue mani. E fa che il colore portato da ognuno di noi disegni un grande arcobaleno, sotto il quale, insieme, possiamo intravedere la vera gioia che hai in serbo per ognuno di noi.
Grazie per questi figli, Signore, grazie per l’amicizia che ci lega, e grazie per i buoni pastori come don Corrado di cui stai seminando il nostro cammino.Â
Video della giornata a Venezia
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Tra sestrieri, capi, campielli e calle, il nostro giro turistico per una splendida Venezia.
La nostra mammina Loredana ci ha dato davvero un opportunità unica ed ha organizzato tutto alla perfezione.
La nostra onda di luce inizia da qui ... e quando le candele si accendono e camminiamo lungo la navata, il nostro cuore vibra come la fiamma della candela, il cielo tocca la terra, la famiglia è finalmente riunita in un unico respiro, in unico battito, un unico cuore.